CREDEM News 60/23, a cura FABI CREDEM

 


La Redazione di CREDEM News 


Ecco il nuovo numero di CREDEM News 60/23, il foglio settimanale creato per dare voce e maggiore incisività alle attività e iniziative delle Rappresentanze Sindacali Aziendali e del Coordinamento Nazionale Aziendale FABI CREDEM, fruibile anche nella versione condivisibile grazie al nostro Blog "FABI Informa".
Con questa pubblicazione la nostra redazione vi comunica che faremo a seguire  una pausa estiva per poi riprendere a settembre 2023  con tutti gli aggiornamenti relativi alla nuova stagione di rinnovo contrattuale della categoria dei bancari in Italia.








In questo numero: 

BNL: MUNARI LASCIA, CATTANI NUOVA PRESIDENTE
Andrea Munari lascia la presidenza di Bnl Bnp Paribas per assumere un nuovo incarico professionale. La Banca ed il suo azionista francese hanno deciso di sottoporre al Consiglio di Amministrazione l'iter per cooptare per il ruolo, Claudia Cattani, che ha finora ricoperto l'incarico di presidente del collegio sindacale di Bnl Bnp Paribas.


MPS: LOVAGLIO, DOBBIAMO ACCELERARE IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO
Mps deve "accelerare nell’implementazione del piano» e, a livello di sistema, le banche devono «mantenere forte il presidio sul rischio e andare a capire cosa dobbiamo fare per sostituire quei ricavi che verranno meno sul fronte del margine di interesse». Lo ha dichiarato l'a.d. di Mps, Luigi Lovaglio, intervenendo all'Utp & Npl Summit 2023 del Sole 24 Ore. "La cosa che ci lascia più tranquilli - ha aggiunto - è il fatto che c’è una strada che stiamo percorrendo nel modo migliore, con delle tappe che abbiamo in qualche modo anticipato, senza lasciarci distrarre da situazioni che potrebbero farci abbassare la guarda". Lovaglio ha citato la «situazione molto favorevole sui tassi di interesse", per cui «è molto importante la consapevolezza che questo trend è destinato in qualche modo a mutare, non tornando ai livelli di qualche anno fa, ma portando a una riduzione degli spread". Le banche, quindi, «devono essere pronte a generare redditività da altre fonti di conto economico". Mps mantiene quindi, ha ribadito, «la guardia molto alta su redditività, capacità di performance e tempestivo raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati". Per Lovaglio è «saggio evitare di celebrare momenti così favorevoli" ed è «importante mettere un po’ di fieno in cascina». «È quello che stiamo facendo - ha concluso -, ad esempio sul costo del rischio abbiamo una guidance 2023 in linea con il 2022 e ci sentiamo di confermarla anche se le indicazioni del primo trimestre potevano lasciare intendere che fosse più basso".

CASTAGNA (BANCO BPM), CON GIUSTO VALORE SIAMO SUL MERCATO
"Una volta che dai il giusto valore, siamo sul mercato". 
Lo afferma Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, rispondendo, come spesso in passato, a una domanda sull'ipotesi che la banca da possibile perno di aggregazioni possa diventare una 'preda'. "Il nostro compito è quello d valorizzare al massimo la banca per stare stand alone, perché noi non possiamo che pensare che continuare il nostro percorso", spiega comunque Castagna  a margine della nona edizione della Mediobanca Ceo conference.

SILEONI (FABI), “ALTERNATIVA AD AUMENTO TASSI È RINNOVO CONTRATTI”
"C'è la convinzione, condivisa da molti economisti, che non esiste alternativa all'aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea, come soluzione per contrastare la crescita dell'inflazione. Noi, invece, ce l'abbiamo l'alternativa ed è rinnovare tutti i contratti di lavoro nazionali scaduti da oltre 5 anni, da molto prima del Covid, che riguardano 7 milioni di lavoratrici e di lavoratori di tutti i settori. Qualcuno ci deve spiegare come si possa far ripartire i consumi senza rinnovo dei contratti nazionali con stipendi di persone che arrivano al massimo al 20 del mese". Lo ha detto, in una intervista a RaiNews24, il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, confermato ieri per la quarta volta alla guida dell'organizzazione. Nel dettaglio, parlando del rinnovo del contratto di lavoro di 280.000 dipendenti delle banche italiane e alle possibilità che il negoziato si chiuda in tempi brevi, Sileoni ha detto che "l'ottimismo dipenderà dall'iniziativa che, secondo me, dovrebbe prendere l'Abi al suo interno, perché la spaccatura non è tra sindacati, ma è fra le banche. C'è il primo gruppo bancario che si è espresso chiaramente con il suo amministratore delegato, Carlo Messina, rispetto ai 435 euro di aumento, richiesta giustificata, contemporaneamente, dall'aumento dell'inflazione e dalle redditività delle banche". In relazione poi agli effetti che la politica monetaria produce sul mercato del credito, il segretario generale della FABI ha osservato che "è sempre conveniente fare un mutuo a tasso fisso. Rispetto a qualche tempo fa siamo passati da un tasso pari all'1,6% a offerte che arrivano, oggi, anche fino al 6%, ma in prospettiva, fra qualche anno, quanto i tassi verosimilmente caleranno, un contratto di finanziamento sottoscritto a tassi alti si potrà chiudere, con una surroga, e ottenere condizioni più favorevoli".

GIORGETTI, BANCHE COLLABORINO SUL CARO MUTUI
"Ci sono un po' di temi su cui credo che ci debba essere la collaborazione di tutti e quindi anche del sistema bancario, soprattutto guardando in avanti, quindi c'è il problema degli interessi sui mutui e particolare, quelli a tasso variabile". Lo ha detto il  Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al termine dell’incontro con il comitato esecutivo dell’ABI  


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