UniCredit Palermo: Giu’ le mani dal CRAL!
Abbiamo avuto notizia che Unicredit vorrebbe trasferire gli storici locali del CRAL, spogliandolo di tutte quelle sale ed attrezzature che storicamente hanno consentito a generazioni di colleghi e loro congiunti e familiari, di usufruire di numerosi servizi, in un ameno sito nel palazzo di Via Ruggiero Settimo (di circa 100 metri quadri) derubricandolo ad …. uso ufficio.
Non si comprende la ratio di tale provvedimento quando, con una spesa non ingente, si potrebbero riqualificare gli storici locali, dotati di palestra, biblioteca, sala per riunioni (che con poco potrebbe divenire multimediale e, con le dovute accortezze, essere anche affittata per eventi quando sarà di nuovo possibile e costituire anche una fonte di reddito tenuto conto dell’ottima location), servizio di università della terza età, pianoforte e sale lettura.
Anzi l’unica ratio sembra sempre quella di annientare e distruggere il passato (peraltro glorioso) senza alcuna forma di rispetto per aspetti materiali (i locali) e morali (storia e tradizione).
L’unica forma di rispetto per la tradizione da parte di Unicredit, è il mantenimento delle insegne con scritto “Banco di Sicilia” per fare credere (ma purtroppo non ci crede più nessuno) che si tratti di una eredità di quella Banca.
Ancora più incomprensibile appare l’intendimento di Unicredit tenuto conto del numero esponenziale di immobili in vendita….che non si vendono né si affittano e, in ultimo, aggiungiamo che la sala del CRAL in ossequio delle disposizioni di legge, viene utilizzata anche per le riunioni dei lavoratori (assemblee) e per esigenze sindacali.
INVITIAMO CALDAMENTE il Consiglio ancora in carica a vigilare su queste gravi anomalie e a prendere tutte le opportune contromisure a tutela e a difesa degli iscritti al Circolo.
Non consentiremo svendite, scippi e distruzioni di alcun tipo.
In poche, ma efficaci, parole, GIU’ LE MANI DAL CRAL!
P.S. – non vogliamo credere che la vera priorità per Unicredit sia quella di privare le lavoratrici e i lavoratori di Palermo di un pezzo di storia che tanto ha dato e tanto ancora può dare in termini di servizi ricreativi.
