Banche. Sileoni (Fabi): “Governo favorisca misure d’emergenza per aiutare famiglie e pmi”
«Intervenire oggi sulle nuove regole Eba relative allo scoperto di conto
corrente è di fatto impossibile, visto che, tra l’altro, entrano in vigore tra pochissime ore ovvero il
1° gennaio.
Il governo, comunque, per aiutare le famiglie e le imprese a uscire dalla crisi può favorire
misure d’emergenza. Occorre un mix di provvedimenti normativi che possono essere introdotti,
però, solo se l’Italia chiede all’Unione europea di estendere i limiti del temporary framework ovvero
la cornice regolamentare più morbida introdotta dalla stessa Ue per far fronte all’emergenza
Covid».
Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. «Anzitutto, vanno
prorogate le moratorie sui mutui e sui prestiti fin quando è possibile. Deve, poi, essere data la
possibilità di rinegoziare i prestiti, con l’obiettivo di assicurare maggiore liquidità, allungando le
scadenze dei piani di rimborso da 15 anni in su, sia con la copertura del Fondo centrale di garanzia
sia con quella di Sace aumentando la soglia oltre quota 800.000 euro. I prestiti rinegoziati con
almeno due anni di preammortamento vedrebbero ripagata la quota capitale ben oltre la fine della
crisi. Un intervento di questo tipo – per il quale esiste già un veicolo normativo, ovvero il decreto
liquidità (articolo 13, lettera C) metterebbe in sicurezza l’economia e le famiglie.
Senza interventi
specifici, il rischio non è solo per le banche, ma per l’interno sistema economico» aggiunge Sileoni.


