Banca Carige. Sileoni (FABI): “Raggiunto accordo fondamentale per evitare licenziamenti”
di Filippo Virzì →Per Carige, accordo raggiunto tra banca e sindacati: esuberi ridotti e integrativo blindato al 2023,
Inoltre nell'ambito delle chiusure degli sportelli previste da qui a giugno non resteranno regioni scoperte.
Ecco i numeri, 1.200 le uscite annunciate a febbraio considerando anche i 400 già contenuti in precedenti accordi sindacali.
Dimezzate le giornate di solidarietà previste, inoltre il gruppo non abbandonerà nessuna regione nell’ambito delle chiusure di sportelli (45 a breve e 50 entro giugno 2020).
L’accordo raggiunto prevede che contestualmente alle uscite saranno fatte 210 assunzioni.
Si creerà poi un fondo di solidarietà ad hoc per consentire lo sfruttamento di ‘Quota 100’ a chi abbia i requisiti.
“È stato raggiunto un fondamentale e importantissimo accordo in banca Carige per consentire il rilancio della banca, per evitare i licenziamenti e per consentire, solo su base volontaria, prepensionamenti e pensionamenti volontari. Inoltre, sono stati assicurate 210 assunzioni”.
A dichiararlo è Lando Maria Sileoni. Segretario generale della FABI.
“Questa segreteria è orgogliosa e ampiamente gratificata del lavoro di tutti i nostri coordinatori dei gruppi e del nostro gruppo dirigente - aggiunge - ma vogliamo ringraziare tutti le lavoratrici e i lavoratori di banca Carige per la vicinanza, sempre garantita, al nostro sindacato e il coordinatore Riccardo Garbarino che è riuscito insieme a Stefano Seghezza, Renato Biasizzo, Costanzo Cavalli, Luca Panfietti e Massimo Svettoni a raggiungere un accordo fondamentale e strategico per la sopravvivenza della storica banca ligure oltre che di tutti i lavoratori bancari”.
“Un sentito ringraziamento vogliamo inviarlo al collega e amico Mauro Scarin - conclude Sileoni - che ha sempre seguito, con passione e professionalità, l’intera vicenda”.

