Rinnovo del contratto nazionale dei bancari. La FABI non ammette più tatticismi da parte di ABI
di Filippo Virzì ↦
I sindacati di categoria schierati preparano una manifestazione a Milano: "Risposte chiare sulle nostre richieste".
I Coordinamenti Fabi dei gruppi bancari italiani, si sono confrontati a Roma con la segreteria nazionale al fine di adottare la giusta strategia comune.
Si è davvero stanchi dei tatticismi dei gruppi bancari in sede ABI che ritardano la definizione del contratto nazionale di categoria per loro interessi interni, i quali rallentano la contrattazione stessa, che per la FABI in particolare si basa unicamente sulla centralità del contratto e non su altro.
"Si va verso una cabina di regia sulla digitalizzazione volta a definire due livelli di contrattazione, uno aziendale e uno nazionale: e questo è un risultato positivo.
È venuto il momento, da parte di Abi, di mettere però da parte i tatticismi, perché vogliamo subito risposte chiare sui diversi argomenti della piattaforma a iniziare dalla parte economica, con la richiesta di 200 euro di aumento.
Nei prossimi incontri previsti a ottobre, saranno valutate le distanze e, se non ci saranno le condizioni per chiudere la vertenza, sarà mobilitazione e rottura".
Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.


