Banche. La FABI scende in campo e non le manda a dire
di
Filippo VIRZI'
Il settore del credito è in ebollizione, per via del rinnovo contrattuale e per via della vicenda della Banca Carige e della nuova cura dimagrante voluta dai Commissari, con una ricetta fatta solo di lacrime e sangue.
Ma spesso si fanno i conti senza l’oste e i bancari non ci stanno!
I bancari vantano un contratto di tutto rispetto con garanzie frutto di grandi battaglie sindacali portate avanti grazie ad un fronte sindacale unico e compatto.
Anche Unicredit si affaccia all’orizzonte con un paventato Piano Industriale che nulla di buono lascia presagire.
Il comune denominatore di tutte queste vertenze è il drastico taglio del personale, nonostante i lauti guadagni ed utili dichiarati dalle banche stesse ovviamente frutto dei sacrifici dei lavoratori bancari.
I sindacati scaldano i motori, forti della loro grande rappresentatività, addirittura in un caso specifico in controtendenza, la FABI ad esempio malgrado il malessere diffuso da parte di molte categorie lavorative verso i relativi rappresentati dei lavoratori, oggi è l’unico sindacato in controtendenza, ossia registra una forte crescita della base associativa in tutta Italia.
Di ulteriori sacrifici non ne vuol sentire non a caso il sindacato maggiormente rappresentativo dei bancari, la Fabi Federazione Autonoma Bancari Italiani, che di certo non le manda a dire, anzi su tutti i tavoli di contrattazione tramite il suo leader Lando Maria SILEONI, sempre sul pezzo con grande equilibrio e chiarezza espositiva qualità oggi molto rara, in più gode della fiducia totale della base, sua grande forza, avvisa e preannuncia pure eventuali ricorsi in magistratura, qualora venissero violati gli accordi in essere sugli esuberi per la FABI esclusivamente su base volontaria.
Uno scenario in movimento, dove necessita esser vigili più che mai, la spinosa vicenda dei diamanti è stata affrontata con grande coraggio dalla FABI stessa, a difesa del lavoratore che ha fatto scoppiare il caso di banche poco etiche.
Oggi più che mai, nulla dovrà esser lasciato al caso, il settore dei bancari è in forte evoluzione, centralità del contratto nazionale è la parola d'ordine, non sarà consentita nessuna fuga in avanti da parte dei banchieri, il contratto dei bancari è fra i migliori d’Europa, grazie all’opera incessante del Sindacato unitario, il quale in questo decennio di rinnovi contrattuali è stato sempre attento e puntuale nelle rivendicazioni, sarà la nuova sfida, mentre contestualmente le Banche scalpitano chiedendo solo sacrifici, ma il sindacato non ci sta.


