FABI: la forza delle idee, 69 anni di sindacato fra i bancari
Editoriale di Filippo Virzì
La FABI, ha compiuto 69 anni di gloriosa attività fra i bancari.
110.000 iscritti in Italia, un motivo ci sarà! Il mio auspicio è che crescano sempre di più, anche nella mia regione la #Sicilia, dove la nostra rappresentatività viaggia sui 6.000 iscritti, ciò significherà che anche noi daremo il giusto contributo al lavoro già svolto dai padri fondatori della FABI, nel rinsaldare e rafforzare il rapporto di collaborazione e fiducia con la base, quindi con tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore bancario, in un contesto di grande criticità e aleatorietà, minato dalla sfiducia verso un sistema mal gestito dal management fino a tal punto di generare il fallimento di alcune banche, con il conseguente azzeramento dei risparmi dei clienti un vero e proprio "disatro" avvenuto senza i dovuti controlli da parte delle autorità competenti, che andrebbe punito in maniera esemplare con pene detentive.
Tutto ciò ha messo a serio repentaglio anche i livelli occupazionali dei nostri colleghi coinvolti nel crack.
In questi giorni è alla ribalta l'operato della Commissione bicamerale di inchiesta sulle banche, ritengo che bisognerà entrare sempre più in merito alle cause che hanno generato l'attuale crisi bancaria in Italia, una passerella di "colpevoli impuniti", ma non tutti fortunatamente, dove emerge una pesante commistione con la "malapolitica", cancro della nostra società civile, causa dei fallimenti di alcune piccole banche operanti sul territorio, molto leggere nel concedere credito agli amici degli amici, prestiti puntualmente non onorati e finiti a sofferenza, in quanto elargiti senza una reale valutazione di merito e di rischio.
Le sofferenze del futuro sono pronte, così il contenzioso delle banche rappresenterà per il 2018 uno spettro che genererà una macelleria sociale in tutta Italia, in particolare nel meridione, dove la frammentazione del credito farà strage di famiglie indebitate per sopravvivere alla quotidianità.
Le sofferenze del futuro sono pronte, così il contenzioso delle banche rappresenterà per il 2018 uno spettro che genererà una macelleria sociale in tutta Italia, in particolare nel meridione, dove la frammentazione del credito farà strage di famiglie indebitate per sopravvivere alla quotidianità.
Pertanto a mio avviso una banca etica e morale dovrà costituire il futuro del sistema bancario, con la partecipazione attiva dei lavoratori nella cogestione delle banche, ed il loro inserimento nei consigli di amministrazione.
Sono sicuro che le idee innovative della FABI e del suo leader nazionale, Lando Maria Sileoni, faranno da traino per ottenere una banca migliore, e che il prossimo XXI° congresso generale nazionale, che aprirà le porte a Roma dal 5 marzo 2018, ai numerosissimi delegati provenienti da tutta Italia, getterà le fondamenta per un futuro delle banche e dei bancari più sicuro e sereno in vista, del rush finale di fine anno 2018, data di scadenza del contratto nazionale di riferimeno, a cui andremo preparati più che mai, grazie alla forza delle nostre idee.


