UNICREDIT: ESODI O PREPENSIONAMENTI?

Ormai si attendono a giorni  la legge di stabilità e le novità  sui prepensionamenti  a costo zero…secondo le parole del premier.  
D’altro canto  Unicredit  parla  di 2.700 esuberi.
Certamente  a breve l’azienda presenterà un nuovo piano industriale  che mira  ad eliminare tali esuberi con esodo o prepensionamenti.
Qualunque sia la modalità  proposta  dall’azienda , stante la volontarietà dell’adesione all’una o all’altra ipotesi , verrà probabilmente proposto un incentivo  che miri a coprire almeno parzialmente  il gap di riduzione  degli emolumenti.
Ed è su questo punto che vogliamo proporre alle altre sigle sindacali ed all’azienda  di valutare la possibilità  di proporre-  in alternativa agli incentivi economici – presenti i requisiti minimi  richiesti da Unicredit – di accogliere richieste di scambio generazionale.

In questo momento infatti è assai difficile – specie per i nuclei monoreddito – che una proposta  di prepensionamento o esodo venga accolta   anche di fronte a sforzi economici aziendali perché  il più  delle volte  in ogni nucleo – specie nel meridione -  vi sono due o tre figli disoccupati e possibilmente laureati.
Considerato che già  in Unicredit – in ogni piano industriale   è stato inserito  l’articolo  “ che a parità di condizioni in caso di assunzioni  verrà  data preferenza  ai  figli dei dipendenti “ perché  non rendere fruibile   tale articolo a tutti i dipendenti  con assoluta trasparenza  e correttezza?
Non si venga  aparlare di ingiustizia sociale , di mancanza di parità…. nei confronti dei terzi…
tale articolo  da’ una preferenza ai figli dei dipendenti ma non è dato mai sapere chi e come sono stati finora assunti!!!
Di contro l’applicazione  del citato articolo a tutta la platea dei dipendenti darebbe più forza e credibilità  al sindacato e getterebbe le basi di un maggiore senso di  appartenenza  all’azienda.
L’azienda da sempre ha a cuore il benessere dei propri dipendenti e il suo senso di coesione aziendale, consapevole che laddove’ ci siano certi valori  i risultati si possono raggiungere con maggiore determinazione e facilità.
E’ chiaro che non tutti i dipendenti   avranno interesse   ad uno scambio generazionale né che tutti i figli dei dipendenti potrebbero  aderire a questo  scambio.
Occorre  garantire all’azienda dei livelli qualitativi   attraverso l’applicazione di criteri oggettivi, chiari e trasparenti  come il titolo di studio ,la conoscenza della lingua…  criteri validi per tutti indistintamente  con la maggiore trasparenza possibile.
L’azienda  svolgerebbe altresì un ruolo sociale , ruolo già svolto  da grandi aziende  come la Ferrero o l’azienda Della valle…e nessun sindacato  dall’interno  ha creato problemi…
Il sindacato deve  prima di tutto svolgere un ruolo rappresentativo a livello aziendale senza compromessi e nella massima trasparenza…e l’azienda non può che apprezzare questi requisiti nell’interesse comune!
PA.16.09.2015

UGL CREDITO  SEGRETERIA REGIONALE – SICILIA





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