VANTAGGI PER LE BANCHE? SOLO SE NON LICENZIANO E SE TAGLIANO LE RETRIBUZIONI DEI MANAGER

L’Ugl Credito, per il tramite dell’onorevole Renata Polverini, ha portato all’attenzione del Parlamento la questione del rinnovo del contratto collettivo  nazionale di lavoro, che cade in un momento in cui il Governo, attraverso la  Legge di Stabilità, si appresta a concedere delle significative agevolazioni in  termini di rafforzamento dei bilanci.
Come organizzazione sindacale non siamo contrari al rafforzamento patrimoniale  degli Istituti di credito italiani, ma ciò non può avvenire senza tener conto delle  condizioni del personale dipendente.
Per ragioni di equità abbiamo quindi chiesto al Parlamento di intervenire sulla  norma voluta dal Governo, legando i benefici fiscali al rispetto di due impegni  sostanziali da parte delle banche:
la rinuncia a procedere a riduzioni del personale in maniera unilaterale e  senza coinvolgimento del sindacato;
la riduzione dei compensi dei manager, garantendo un rapporto massimo di  uno a venti con le retribuzioni dei lavoratori dipendenti del comparto.
Inoltre, con un ulteriore emendamento si è chiesto di destinare una quota parte  delle risorse integrative stanziate per le attività di Equitalia al miglioramento  economico del personale.
Il Parlamento ha la possibilità di inviare un messaggio chiaro al sistema bancario a  garanzia dei livelli occupazionali e per una maggiore equità nelle retribuzioni.

Roma, 12 dicembre 2013

La Segreteria Nazionale

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