IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO IN MEZZO AL GUADO


Il sistema bancario è in mezzo al guado, bisogna decidere come risollevare le sorti delle banche del Bel Paese. In particolare i grandi gruppi MPS, UniCredit, IntesaSanpaolo, sono afflitti da difficoltà riconducibili alla crisi economica e questo è innegabile, tuttavia la ricetta migliore per uscire dalla crisi non è certamente quella proposta dai banchieri i quali intendono intervenire sul cosiddetto costo del lavoro, verificata la loro incapacità di implementare i ricavi.

     Poco o nulla è stato fatto per contenere i costi di struttura, gli sprechi, gli appannaggi dai manager. Nessuna idea per favorire quelle innovazioni di processo e di prodotto ormai indispensabili, poco si è fatto per famiglie e imprese. Tutto questo pur disponendo oggi il sistema bancario di un contratto di settore sottoscritto dalle OO.SS. proprio allo scopo di aumentare la produttività favorendo una nuova e stabile occupazione. Il paradosso è che proprio i manager delle aziende di credito si dolgono degli effetti negativi per il settore dei provvedimenti del governo dei tecnici nel quale figurano numerosi banchieri e personaggi legati al mondo della finanza.
     In tale contesto i maggiorenti dell’ABI null’altro sanno fare che proporre espulsioni massive di personale dal ciclo produttivo e chiusure di filiali, in questo rinunciando a presidiare un territorio che può divenire appetibile per l’insediamento di banche  estere alla luce della libertà di stabilimento previsto dalla normativa U.E.
     Abbiamo notizie che al prossimo esecutivo dell’ABI il presidente Mussari sottoporrà gli indirizzi associativi in materia di relazioni sindacali che corrispondano pedissequamente alla condotta assunta dai manager dei maggiori gruppi: ancora rigore, tagli, moderazione salariale e simili amenità.
     E’ il momento che il sindacato tutto di settore dica  basta a questo scempio! E’ indispensabile che Abi si decida a far ripartire le commissioni paritetiche su alcune importanti questioni contrattuali lasciate in sospeso e che si ripristini un metodo veramente concertativo che preluda alla partecipazione reale dei rappresentanti  dei lavoratori alla gestione delle imprese per contenere i  guasti prodotti da amministrazioni dissennate.
     La UGL Credito farà di tutto per sensibilizzare le altre OO.SS. del tavolo unitario allo scopo di inaugurare una stagione di intransigente verifica dell’operato dei banchieri, non rinunciando a proporre contro gli stessi una conflittualità che appare inevitabile  e quanto mai necessaria.

Roma, 18 settembre 2012                                    La Segreteria Nazionale della UGL Credito

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