UNICREDIT : A PALERMO LA RETE E’ AL COLLASSO
Questa è la sintesi, che emerge girando tra le Filiali di Palermo Città e Provincia, che non consente ulteriori riflessioni da parte nostra, e che richiede degli interventi urgenti.
La questione delle pratiche scadute e l’imminente scadenza del termine per la loro revisione sta spingendo le Direzioni a pressare in maniera insopportabile, con mail e richiami costanti, tutti i lavoratori delle Filiali, aggravando ulteriormente la già sofferente operatività della rete.
Se da un canto, a Palermo città, si creano delle task-force distaccando degli AFP, è pur vero che la mancata sostituzione degli stessi depaupera ulteriormente le Filiali e quindi aggrava ulteriormente lo stress operativo.
Inoltre, l’effetto positivo di avere creato una struttura “ad hoc” è parzialmente vanificato dall’incombenza, sempre in capo alla rete, della richiesta dei documenti alla clientela che comporta tempo ed impegno: anche per questo aspetto dovrebbero essere trovate le soluzioni organizzative adatte.
La situazione di Palermo Provincia è ancora più grave, della serie “se Atene piange, Sparta non ride“; diremmo anzi, sempre ricorrendo alla metafora, la Direzione Palermo Provincia piange a dirotto.
In provincia, infatti, la revisione delle pratiche è demandata direttamente ai lavoratori delle Filiali, che ricordiamo presentano carenze di organico conclamate tanto da determinare un’ incertezza quotidiana sulla possibilità di aprire le Agenzie.
I lavoratori si ritrovano ad operare sempre in situazioni di emergenza: in particolare i Preposti delle piccole realtà (Agenzie di 2-3-4 elementi) che si ritrovano in Comuni lontani, immessi in ruolo senza alcuna formazione e quindi senza che l’Azienda abbia fornito a loro tutela gli strumenti per orientarsi in questa nuova attività adesso, oltre alle pressioni commerciali ed a tutte le incombenze quotidiane, sono chiamati a questo ulteriore impegno.
I lavoratori non ce la fanno più, e l’Azienda invece di intervenire assumendosi la responsabilità di organizzare le attività, continua a scaricare sulle persone della rete le sue inefficienze organizzative.
L’arretro delle pratiche scadute da che cosa è stato causato se non dalle continue riorganizzazioni che hanno stressato ed avvilito lavoratori e clientela?
Qualcuno del top management risponderà mai degli errori fatti?
Rinfreschiamo un po’ la memoria ai nostri capi su quello che incombe sulla rete:
I corsi on line obbligatori: i lavoratori non hanno il tempo di svolgerli, e perciò le mail firmate dai capi della Direzione esecutiva che si concludono con gli inviti ultimativi ai Preposti risultano intollerabili, perché l’Azienda invece di trovare soluzioni al problema si limita a scaricare sui lavoratori le sue responsabilità.
Le mail continue, innumerevoli, sempre urgenti ed urgentissime, non possono essere evase.
I report commerciali, ormai giornalieri, sono il sintomo chiaro di pressioni commerciali insostenibili.
Ad appesantire il clima, la mail a tutti i dipendenti per le ferie; e sia chiaro che se l’Azienda dovesse procedere alla programmazione d’imperio per le ferie arretrate / la banca ore / le festività soppresse, seguiremmo ogni strada utile a garantire il rispetto delle regole.
Visto che siamo in tema di clima parliamo pure dell’atteggiamento delle strutture di governo: la smettano di usare i toni perentori, i toni inquisitori, indirizzando le mail per conoscenza anche al Responsabile della Direzione Network F&SME Sicilia Sig. Malandrino (per dire guarda ti ho segnalato!), come se i lavoratori della rete fossero dei subordinati da richiamare continuamente !!!!
Ci sono, poi, inefficienze procedurali che ricadono in capo alle Agenzie rendendo ancora più gravosa l’attività quotidiana, come per esempio tutte quelle legate agli ATM evoluti, a questo totem che dovrebbe sostituire completamente il lavoro umano e che invece ha bisogno del lavoro umano per funzionare.
Si è pensato, per esempio, che questo totem non produce immediatamente degli “alert” utili ai fini dell’antiriciclaggio, come le segnalazioni - all’indomani della giornata lavorativa - dei versamenti con biglietti di grosso taglio?
Si è pensato che risalire, giorni dopo, magari su segnalazione della funzione controlli, a chi ha versato quei biglietti presuppone per le Filiali un lavoro lungo e certosino che potrebbe essere evitato?
Dulcis in fundo: ci sarebbe da sapere chi avuto la brillante idea, tra il ridicolo ed il grottesco, di verificare le agenzie che rispondono o meno al telefono stilando delle liste delle Agenzie che rispondono entro i tre squilli, contrassegnate da un “1”, dopo i tre squilli da un “2”, chi non risponde da un “no”.
Chiederemo un incontro urgente alle due Direzioni su questi temi, ma se il dialogo non dovesse produrre effetti positivi certi ed immediati, certamente passeremmo dalle riflessioni alle azioni.
Le RR.SS.AA. di Palermo e provincia


