INTESA SAN PAOLO: AL VIA LA MOBILITAZIONE



Nella giornata di mercoledì 23 maggio si è tenuto un incontro con l'Azienda in cui abbiamo presentato richieste ultimative:
Orario delle filiali: rinvio delle nuove articolazioni degli orari a ottobre, con apertura del confronto su congruità degli organici delle filiali coinvolte, rispetto della qualità della vita dei colleghi, distribuzione orari settimanali di apertura senza rientro per i lavoratori al lunedì pomeriggio, nessuna penalizzazione economica (indennità e buoni pasto).
Piano d’Impresa: chiarezza sul Piano d'Impresa 2011/2013 con verifica della sua attuazione e illustrazione delle eventuali modifiche.
Esodandi/esodati: verifica dell'applicazione dell'Accordo 29 luglio 2011 e salvaguardia dell’occupazione; tutela degli esodati attuali e futuri, con garanzia di continuità tra stipendio, assegno e pensione.
Accordi di Armonizzazione: conferma dell'attuale impianto, confronto sui nuovi ruoli professionali e applicazione degli accordi vigenti fino al termine della trattativa.
Contratto Nazionale: estensione CCNL del Credito a società del Gruppo con contratti di altri settori; recepimento delle nuove norme su previdenza complementare per i giovani.
In riferimento al Decreto attuativo sugli esodati, in via di definizione, l'Azienda ha dichiarato che, qualora fosse confermata la mancata salvaguardia economica oltre il 2013 e la permanenza vincolante nel Fondo di Solidarietà sino a 62 anni, sospenderebbe le uscite previste per il 30 giugno 2012.
Su tutte le altre richieste, la risposta dell'Azienda è stata di assoluta chiusura.
Le posizione aziendali sono:
NO al rinvio dei nuovi orari delle filiali;
INDISPONIBILITA’ a illustrare le modifiche al Piano d’Impresa;
NESSUNA disponibilità al rinnovo degli accordi di armonizzazione;
ANNUNCIO della chiusura di 1.000 filiali;
MINACCIA di pesanti interventi su ferie, ex festività, straordinari, taglio di salario attraverso riduzione di giornate lavorative.
Tutto ciò mentre prosegue la politica del Gruppo di aumentare la retribuzione e i bonus per i top manager, a partire dall’Amministratore Delegato.
L’imposizione di sacrifici per i lavoratori è inaccettabile.
Contro l’intransigenza aziendale, abbiamo confermato la mobilitazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo, con l'avvio delle procedure di legge per lo sciopero.
Milano, 24 maggio 2012
DELEGAZIONI TRATTANTI GRUPPO INTESA SANPAOLO
Dircredito - Fabi - Fiba/Cisl - Fisac/Cgil - Sinfub - Ugl – Uilca

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