LETTERA AL DIRETTORE DE "IL SOLE 24ORE" DOTT. GIANNI RIOTTA
Egregio Direttore,
ho letto con qualche stupore l’interpretazione “politica” che il suo giornale ha dato dell’accordo sulle libertà sindacali raggiunto nei giorni scorsi nel settore del credito. Dico politica perché la pur ottima giornalista che ha curato il pezzo attribuisce alle nuove regole sottoscritte da tutte le sigle in sede ABI il significato di una “scelta” degli interlocutori in vista della prossima tornata contrattuale. Se così fosse sarebbe grave, anzi gravissimo, e saremmo di fronte ad una palese violazione dello Statuto dei Lavoratori: attraverso uno strumento come quello dei “permessi”, infatti, le banche avrebbero “scelto”- e avvantaggiato – le proprie controparti .Certo non nego che l’accordo ci mette, come UGL CREDITO, in qualche difficoltà sotto il profilo organizzativo e, se la devo dire tutta, qualche volta vengo assalito dal dubbio che alcune banche abbiano insistito più di altre, con la propria associazione, affinché le sigle più intransigenti nella difesa dei colleghi fossero “limitate”, in qualche modo, nelle capacità di movimento. Ma sono pensieri che passano subito perché il sindacato, almeno il nostro, può contare su un forte volontariato e sullo spirito di sacrificio di centinaia di dirigenti piuttosto abituati alla durezza del confronto.
Quindi nessun rapporto tra i permessi sindacali e la trattativa imminente per il rinnovo del CCNL e, soprattutto, nessun passo indietro dell‘UGL.
Semmai qualche preoccupazione per alcuni aspetti forse poco approfonditi – anche nell’articolo de Il Sole – del nuovo accordo, come quelli che riguardano una sorta di “clausola di reinserimento” in azienda per i sindacalisti che tornano al lavoro dopo i periodi di distacco; clausola che potrebbe apparire troppo soggettiva e discrezionale da parte delle aziende.
Ma di questo e di altre cose che si potrebbero fare per tagliare un po’ di sprechi, anche nelle banche, non mancherà occasione di parlare.
Fabio Verelli (nella foto)
Segretario Generale
UGL CREDITO
