I sindacati: "No alla scomparsa del Banco di Sicilia"
"Il progetto illustrato ieri pomeriggio dall'Amministratore delegato del Banco di Sicilia, Roberto Bertola, alle Organizzazioni Sindacali, riguardante la riorganizzazione del Gruppo Unicredit, incontra la forte e decisa opposizione delle Organizzazioni Sindacali in quanto cancella la storia e l'identità del Banco - afferma Giacomo Di Marco - come soggetto con delle autonomie pur all'interno di un grande gruppo bancario"."Ciò, - afferma Filippo Virzì dell'Ugl-Credito - mette a serio pregiudizio le professionalità dell'Azienda e del Gruppo presenti sul territorio siciliano, non offre nessuna risposta concreta ai bisogni del territorio e della clientela, delle piccole medie e grandi imprese siciliane, che necessitano di un soggetto creditizio che, pur inserito in un grande gruppo europeo ed internazionale , sia dotato di autonomie e di centri decisionali allocati nel territorio".Le Organizzazioni Sindacali del Banco, ha affermato Carmelo Raffa della FABI, denunciano il colpevole silenzio della Regione e della Fondazione e avvieranno già da subito contatti con le forze politiche siciliane e con le categorie produttive."Bisogna realizzare uno sforzo - ha detto Francesco Re della Fisac/Cgil - per mettere in piedi e costruire un progetto alternativo realizzabile a quello che in queste ore è in discussione nell'ambito del Gruppo, avente come perno fondante il mantenimento dell'autonomia aziendale della maggiore banca siciliana, dei suoi livelli occupazionali e del suo indotto".Dopo l'incontro con Bertola "restano da verificare le ricadute del nuovo modello di servizio sulla realtà del Banco di Sicilia, tenuto conto che le valutazioni complessive saranno oggetto di trattativa in ambito di Gruppo", dichiarano Camillo Bongiovì e Gabriele Urzì della Fiba Cisl del Banco di Sicilia."I sindacati del Banco di Sicilia - afferma Nicola Cavadi del Silcea - avvieranno da subito le assemblee dei lavoratori e la mobilitazione della categoria".
Articolo pubblicato da "Hercole.it"

