PALERMO 24/09/2007- LETTERA AL PREFETTO DI PALERMO - SICUREZZA NEGLI SPORTELLI BANCARI

Ill.mo Sig. Prefetto di Palermo
Dott. Giosuè Marino
e p.c. Alla Questura di Palermo
Al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri
Al Comando Provinciale della Guardia di Finanza
Alle Direzioni delle Banche
operanti nella Provincia di Palermo
All’ABI Associazione Bancaria Italiana - 00186 Roma (RM)
Piazza Del Gesu', 49
Alla Banca D’Italia
Direzione Generale di Palermo
Oggetto: sicurezza sportelli Bancari sulla piazza di Palermo e Provincia.
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Le scriventi Organizzazioni Sindacali con riferimento al ripetersi di gravi fatti criminosi che continuano a registrarsi a danno di dipendenze delle banche operanti nella provincia di Palermo chiedono all’Illustrissimo Sig. Prefetto, ai sensi dell’art. 4 del Protocollo Provinciale sulla Sicurezza, di convocare la prevista riunione sulla sicurezza.
E’ appena il caso di ricordare che dall’inizio dell’anno sono state consumate ben 45 rapine, oltre a 10 colpi falliti per un soffio e che in alcuni casi si è registrato anche il sequestro di personale dipendente degli istituti rapinati. Svariate volte sono state perpetrate minacce e percosse anche senza accenno di reazione da parte dei dipendenti suddetti.
Purtroppo registriamo che i notevoli e apprezzabili sforzi compiuti dalle Forze dell’Ordine, che hanno permesso spesso l’identificazione e l’arresto dei colpevoli dei crimini in argomento, non bastano da soli, unitamente alla grande attenzione da Lei dimostrata, ad arginare un fenomeno ormai dilagante. Registriamo, infatti, un limitato interesse in un ottica risolutiva del problema, da parte di alcune aziende di Credito presenti sul territorio palermitano, certamente a tratti peculiare rispetto ad altre realtà, nonché da parte dell’Associazione Bancaria Italiana che si è limitata, nel corso dell’ultimo incontro a consegnare una bozza già contestata dalla totalità delle Segreterie Nazionali di Categoria in quanto gli argomenti trattati solo solamente tratteggiati, senza introdurre sostanziali novità nel settore, se non quelle di riepilogare alcuni comportamenti di buon senso e di impegnarsi a dotare i punti operativi di alcuni sistemi di sicurezza minimi, in gran parte presenti per motivi di copertura assicurativa.
La deresponsabilizzazione delle banche, così come sostanzialmente contenuta nel protocollo ABI rispetto al rischio rapina, non solo è contraria al buon senso, ma anche alla legislazione corrente ed alla relativa giurisprudenza ed è, quindi, da ritenersi inaccettabile.
In previsione di una revisione del vigente Protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità in banca nella provincia di Palermo, ormai a nostro avviso improrogabile, è necessario, a nostro avviso, che:
Ø si proceda al ripristino totale, o comunque più esteso dell’attuale, delle guardianie armate al di fuori delle filiali, tenuto conto che ad oggi ciò si è dimostrato l’unico vero deterrente efficace per impedire l’accesso dei malviventi all’interno delle agenzie (il 90% delle filiali rapinate era sprovvisto di guardia armata
Ø ferme restando le misure minime previste ed installate nelle filiali degli istituti di credito operanti sul territorio, occorre istituire una mappa del rischio, analogamente a quanto praticato in alcuni Istituti di Credito, e prevedere, in casi di particolare criticità ed emergenza (come quelli attuali), in aggiunta a quanto già previsto l’adozione della guardiania armata.
Per quanto ovvio le scriventi Organizzazioni Sindacali restano a disposizione per qualsivolglia tipo di collaborazione e/o di disponibilità dovesse essere necessaria, nell’ambito delle proprie competenze.
Distinti saluti.
Palermo 24 settembre 2007
LE SEGRETERIE PROVINCIALI
DIRCREDITO FABI FALCRI FIBA/CISL FISAC/CGIL SILCEA SINFUB UGL/ CREDITO UILCA/UIL

