Banche di Credito Cooperativo si integrano quattro Istituti. Castagna (Fabi): “Progetto ambizioso, partecipazione dei lavoratori”
di Filippo Virzì →
In data 28 luglio 2020, la Banca Centrale Europea ha rilasciato il provvedimento di autorizzazione alla fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo "San Giuseppe" di Mussomeli - Società Cooperativa, della Banca "Don Stella" di Resuttano - Società Cooperativa e della Banca di Credito Cooperativo di San Biagio Platani in A. S. - Società Cooperativa nella Banca di Credito Cooperativo "G. Toniolo" di San Cataldo - Società Cooperativa.
In data 28 luglio 2020, la Banca Centrale Europea ha rilasciato il provvedimento di autorizzazione alla fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo "San Giuseppe" di Mussomeli - Società Cooperativa, della Banca "Don Stella" di Resuttano - Società Cooperativa e della Banca di Credito Cooperativo di San Biagio Platani in A. S. - Società Cooperativa nella Banca di Credito Cooperativo "G. Toniolo" di San Cataldo - Società Cooperativa.
Ne dà notizia in una nota ufficiale il Coordinamento Nazionale Bcc del sindacato Fabi,.
Gaetano Castagna membro componente del Coordinamento spiega
Gaetano Castagna membro componente del Coordinamento spiega
“Dalla
lettura del progetto apprendiamo che l’integrazione delle quattro Istituzioni è
guidata dalle rilevanti sinergie industriali e dall’opportunità di avviare una
nuova Banca ben radicata sui territori storici di insediamento e capace, grazie
alla maggiore dimensione, di rispondere efficacemente alle nuove sfide di
mercato e regolamentari, tale operazione di fusione si inserisce nel più ampio
contesto di riassetto del Credito Cooperativo, in attuazione delle disposizioni
di cui al D.L. in materia (DL del 14.02.2016, convertito in L. 8 aprile 2016,
n.49, le quattro Banche hanno aderito al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea
sottoscrivendo il contratto di coesione, l'operazione di fusione consentirebbe
il raggiungimento di una operatività dislocata su un territorio di 135comuni,
28 dei quali presidiati da almeno una filiale”.
“L'operazione
si presenta – prosegue Castagna - come
una fusione per incorporazione che ha l'ambizione di costituire una banca di
riferimento nel territorio di operatività che possa operare con sempre maggior
efficienza.
L’Obiettivo
dell'operazione di fusione dichiarato è quella di creare una banca nuova dimensioni interprovinciale che sia riferimento nel territorio per di
soci e masse gestite.
La
Banca G Toniolo di San Cataldo non nasconde la propria ambizione e nell’informativa
sindacale dichiara che la nuova realtà sarà aggregante per future operazioni
nell'ambito delGBCI. La nuova realtà Bancaria si conferma come la prima realtà
del credito cooperativo operante in Sicilia sia nell'assettologistico che
territoriale. Manterrà le aree geografiche di tradizione delle quatto banche di
fatto l'operazione di fusione consentirebbe il raggiungimento di una
operatività dislocata su un territorio di 135comuni, 28 dei quali presidiati da
almeno una filiale. Con la presenza nelle province di Caltanissetta ed
Agrigento, Palermo, Trapani e Ragusa.Nascerà la prima banca di credito
cooperativo regionale in Sicilia .Non siamo preoccupati, ma come sempre
vigileremo!”
“Come
Fabi (sindacato di categoria e di riferimento) – dichiara il sindacalista - abbiamo fatto presente a tutti i soggetti
coinvolti a partire dalla capogruppo che
i processi di verticalizzazione , integrazione e le aggregazioni presentano problematiche variegate che vanno dalla
evidente duplicazione di ruoli e funzioni
e arrivano alla conciliazione vita lavoro. Il personale di ogni ordine e
grado costituisce la risorsa cardine, il patrimonio aziendale intangibile
indispensabile per perseguire la
missione di banca di credito cooperativo”.
“Un
progetto così ambizioso – precisa Castagna -
deve necessariamente passare dal coinvolgimento
alla partecipazione dei
lavoratori a tutte le tappe del percorso
di cambiamento”.
Infine
– conclude - evidenziamo che la capogruppo ha comunicato che non sono previsti
esuberi, ma abbiamo già chiesto un confronto ex artcolo 22 del vigente
ccnlperché tanti sono gli aspetti da delineare e chiarire nelle sede
sindacale opportuna” .


