UNICREDIT: VIRZI’ (UGL) , “ACCORDO EQUILIBRATO, MA LA SICILIA E’ TAGLIATA FUORI DALLE ASSUNZIONI”
“Prendiamo atto
che l’accordo sugli esodi siglato
unitariamente dalle sigle di settore, è un accordo equilibrato, il quale sarà a
breve presentato nel corso delle assemblee che si andranno a realizzare nelle
varie unità produttive d’Italia per sottoporre al vaglio dei lavoratori l’accordo
stesso, ma dobbiamo rilevare ancora una volta, l’esclusione totale della Sicilia nel previsto
piano di assunzioni, il quale prevede
700 ingressi a livello nazionale, ma non per la nostra isola, in aggiunta alle
800 assunzioni già realizzate, frutto di
un precedente accordo”.
A
dichiararlo è Filippo Virzì, Segretario
Nazionale Responsabile Politiche del Mezzogiorno, dell’Ugl Credito.
“Ci
preoccupa - aggiunge il sindacalista - la distrazione del management di Unicredit, dalla cruda
quotidianità siciliana, che i nostri
ragazzi siciliani vivono in uno stato spesso di inoccupazione, pur avendo grandi potenzialità,
e quindi inevitabilmente destinati a
migrare all’estero pur di poter lavorare”.
“Non
possiamo accettare - afferma Virzì - che una grande azienda quale è Unicredit, si dimentichi del grande
patrimonio umano e professionale conferitogli dal Banco di Sicilia e dai suoi
stessi giovani, in Sicilia sono previste
dall’accordo ben 300 uscite incentivate,
un taglio chirurgico, senza alcun turn over, Unicredit non assume in Sicilia
dal 2007, è inconcepibile, la forza lavoro è stata pesantemente ridotta fra esodi e pensionamenti”.
“Pertanto -
conclude - chiediamo a Unicredit una
decisa inversione di tendenza, sensibilizziamo pure le istituzioni regionali
preposte per acquisire la giusta consapevolezza, e l’opinione pubblica tutta, per
un risveglio delle coscienze”. (v.c)

