LAVORATORI EQUITALIA A CANDIDATI, BASTA A SCIACALLAGGIO


(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Insomma la campagna elettorale sembra  aver peggiorato quel clima 'pesante' che i lavoratori della  riscossione hanno dovuto subire negli ultimi anni. Basti
ricordare che dall'inizio del 2011 gli atti intimidatori (buste  sospette, attacchi personali, scritte fuori dagli uffici, bombe  carta, ecc) subiti dai lavoratori delle diverse sedi locali di  Equitalia sono circa 400 e tra questi l'attentato piu' grave e'  quello compiuto il 9 dicembre 2011 in cui e' rimasto gravemente  ferito il direttore generale Marco Cuccagna per l'esplosione di  un plico contenete una bomba spedita dagli anarchici del Fai.
   ''Ancora una volta - si legge nella nota delle segreterie di  Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub, Ugl Credito e Uilca – i  rappresentanti dei lavoratori evidenziano con preoccupazione
come l'argomento Equitalia venga usato in campagna elettorale   strumentalizzando il lavoro di 8.500 dipendenti da 'politici'  che sostengono la necessita' di chiusura del gruppo o accusano i
lavoratori di comportamenti vessatori e violenti, oppure legano  l'attivita' di riscossione ad una serie di i suicidi con un  legame di nesso causale che fa inorridire per l'opera di  sconcertante sciacallaggio mediatico.
   I lavoratori di Equitalia ricordano che quegli stessi  politici, i quali  oggi tanto inveiscono sulle regole della  riscossione, sono anche gli autori delle leggi che regolamentano  l'attivita' e che devono essere applicate senza margine di  discrezionalita' alcuno. Le procedure previste da tali leggi
sono soggette a severi controlli sugli atti,  sia da parte della  Magistratura, che  da parte della Corte dei Conti, chiamata a  vigilare sul danno erariale''.
   Quindi i lavoratori sottolineano che ''tutti devono essere  consapevoli che queste  dichiarazioni irresponsabili e la  risonanza che alcune testate giornalistiche attribuiscono loro,  sono il terreno di coltura che stimola la  reiterazione di  quegli atti violenti e criminali che i lavoratori e le sedi  del
gruppo continuano a subire  anche in questi giorni''.
Si invitano pertanto ''quei politici ad usare lo stesso senso  dello Stato che i lavoratori del gruppo Equitalia  quotidianamente osservano nello svolgimento della loro seppur  impopolare ma doverosa attivita'''.(ANSA).

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