PRESIDI
Cari dirigenti,
vi informiamo che i previsti presidi per sollecitare il governo a risolvere il problema dei lavoratori esodati, sono spostati alla data del 19 giugno prossimo, anzichè come avevamo programmato per il 5 giugno.
Tale rinvio è stato deciso dai segretari generali in quanto il 5 giugno sarebbe caduto a ridosso del 4 giugno lutto nazionale.
Roma, 17 maggio 2012
LE SEGRETERIE NAZIONALI
vi informiamo che i previsti presidi per sollecitare il governo a risolvere il problema dei lavoratori esodati, sono spostati alla data del 19 giugno prossimo, anzichè come avevamo programmato per il 5 giugno.
Tale rinvio è stato deciso dai segretari generali in quanto il 5 giugno sarebbe caduto a ridosso del 4 giugno lutto nazionale.
LATITANZA,
INADEMPIENZE, INIQUITÀ DELLA POLITICA SOCIALE DEL GOVERNO.
NON
LASCEREMO SOLI I LAVORATORI ESODATI ED I LICENZIATI DEL GRUPPO DELTA
I
bancari presidiano le banche.
La politica
sociale del Governo, in riferimento al nostro settore, si sta avvitando in una dinamica
perversa per il sistematico esercizio di latitanza, improvvisazione, iniquità con i
conseguenti effetti di attacco alla coesione sociale faticosamente costruita in
lunghi anni
di lotte sindacali.
Dopo
quasi un anno dall'Accordo di rinnovo del Regolamento del Fondo di solidarietà ABI
(8 luglio 2011), che ha rafforzato sino al 2020 le tutele per le ricadute
sociali di crisi aziendali,
ristrutturazioni, riorganizzazioni, il Governo non ha ancora emesso il Decreto che
rende operative le innovazioni .
Il
17 gennaio 2012 è scaduto il mandato del Comitato Amministratore del Fondo di solidarietà.
Le Parti sociali hanno segnalato i propri esperti ma la ricostituzione del Comitato
è subordinata al Decreto - che non arriva - del Ministero del
Lavoro.
Il
Fondo non può, conseguentemente, operare, neppure secondo il Regolamento previgente.
1
IL
GOVERNO DEI TECNICI NON È MENO LATITANTE E INADEMPIENTE DEI
GOVERNI CHE
L'HANNO PRECEDUTO !
L'art.
12 comma 5 bis della Legge 122/2010 ha previsto il prolungamento della tutela
del reddito,
a carico del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, a favore dei lavoratori
non tutelati dal contingente dei 10.000.
Ebbene.
Nel nostro settore sono ancora circa 400 i lavoratori esodati, rientranti in questa
previsione, che hanno maturato i requisiti pensionistici già nel
2011.
Senza
il Decreto Ministeriale relativo al 2012 SONO PRIVI DI OGNI COPERTURA DI REDDITO
ma il Decreto non arriva.
L’ Accordo
8 luglio 2011, rafforzando la disciplina del Fondo di settore, ha introdotto l'istituto
della solidarietà espansiva ma per renderla operativa è necessaria la
modifica dell'art.
2 della L. 863/1984 che preveda la copertura contributiva per i periodi non lavorati
nell'ambito dei 48 mesi massimi di solidarietà espansiva
prevista dalla legge.
Nessuna
modifica si profila all'orizzonte .
2
IL
GOVERNO DEI TECNICI MANIFESTA UNA PREOCCUPANTE INDIFFERENZA AI
DRAMMI
SOCIALI ED ALLE TUTELE FONDAMENTALI DEI LAVORATORI !
L'INPS
ha recentemente sospeso, con effetto retroattivo dal 1° gennaio
2012, la liquidazione
degli assegni di sostegno al reddito erogati dai Fondi di solidarietà in riferimento
agli Accordi stipulati prima del 4 dicembre 2011.
Riguardano
lavoratrici e lavoratori per i quali, nei limiti delle coperture finanziarie stabilite
dal Governo, continuerebbe ad essere applicata la normativa previgente la riforma
pensionistica Monti-Fornero.
La
sospensione è stata motivata dall'attesa del Decreto Ministeriale, previsto
entro il 30 giugno
p.v., che dovrà definire il perimetro dei soggetti ammessi a fruire del
regime pensionistico
previgente all’entrata in vigore della recente riforma pensionistica.
A
PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2012 SONO, PERTANTO, BLOCCATE LE EROGAZIONI DEGLI
ASSEGNI ED LAVORATORI INTERESSATI RESTANO PRIVI DI QUALSIASI SOSTEGNO
AL REDDITO !
Il
Decreto Ministeriale in gestazione prevederebbe, secondo l'informativa del Ministro Fornero
alle OO.SS., la copertura per complessivi 65.000 lavoratrici e lavoratori “ESODATI” e
il prolungamento della permanenza dei lavoratori nei Fondi di solidarietà sino
a 62 anni dì età, come condizione necessaria per beneficiare della
normativa previdenziale
precedente alla riforma Monti-Fornero.
Il
prolungamento della durata massima di permanenza nei Fondi di solidarietà da
un massimo
attuale di 60 mesi ad un massimo di 84 mesi, POTREBBE MINARNE LA SOSTENIBILITA’.
IL
Disegno di legge del GOVERNO INTENDE GENERALIZZARE I FONDI DI SOLIDARIETÀ MA
, COME PRIMO ATTO , AFFONDA QUELLI GIA’ ESISTENTI !
LA
COMPETENZA DEL GOVERNO TECNICO E’ MESSA IN DISCUSSIONE DA LATITANZA
, INADEMPIENZE, INIQUITÀ.
PER
QUESTE BUONE RAGIONI MARTEDI’ 5
GIUGNO P.V. ORGANIZZEREMO
PRESIDI DI INFORMAZIONE E DI LOTTA A MILANO,ROMA,TORINO,GENOVA,
BERGAMO, PADOVA, BOLOGNA, FIRENZE, SIENA, NAPOLI,
CAGLIARI, BARI, PALERMO.
INVITIAMO
LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI ALLA PIÙ AMPIA, UNITARIA, SOLIDALE
PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE, DI CUI FORNIREMO AL PIU’ PRESTO
LE
INDICAZIONI LOGISTICHE.
ABBIAMO
CHIESTO AL MINISTRO LAVORO UN INCONTRO URGENTE PER GARANTIRE,
COMUNQUE, IL REDDITO AI LAVORATORI CHE HANNO LASCIATO IL
LAVORO
PER EFFETTO DELLE RISTRUTTURAZIONI DELLE AZIENDE DEL SETTORE.
3
• Sono
messi in discussione la certezza del diritto, gli effetti degli accordi
sindacali stipulati
e lo stesso funzionamento del fondo di solidarietà,l'ammortizzatore sociale
autofinanziato che non grava sul bilancio pubblico, che hanno consentito nel
tempo alle banche di ristrutturarsi e di migliorare i margini competitivi in condizione
di equilibrio sociale.
LE
BANCHE NON POSSONO CHIAMARSI FUORI! DEVONO SVILUPPARE TUTTE
LE INIZIATIVE PER GARANTIRE LA PIENA FUNZIONALITÀ DEL FONDO
DI SOLIDARIETÀ !
• Sono
messe in discussione le opportunità di nuova occupazione e di stabilizzazione
per i giovani ed i lavoratori precari CHE LA CATEGORIA HA OTTENUTO
CON IL RECENTE RINNOVO CONTRATTUALE.
Chiediamo
al Governo e alle Banche comportamenti e decisioni immediate e coerenti con gli
impegni assunti per legge e negli ACCORDI SINDACALI.
Chiediamo
alle Banche e al Governo di fare rispettivamente la loro parte.
Alle
Banche chiediamo assunzione di responsabilità ed
azioni concrete anche in
merito alla ricollocazione dei lavoratori del
Gruppo Delta che sono stati licenziati
da aziende del settore e che, al prossimo scadere dell’ “assegno emergenziale
“ , dopo avere perso il lavoro perderanno anche qualsiasi sostegno
al reddito.
SVILUPPEREMO,
DI CONCERTO CON LE CONFEDERAZIONI, TUTTE LE INIZIATIVE
NECESSARIE
PER OTTENERE DAL GOVERNO E DALLE BANCHE IL RISPETTO DEGLI
ACCORDI
E LE NECESSARIE GARANZIE PER I LAVORATORI.
LA
CATEGORIA NON LASCIA SOLI LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI ESODATI ED I COLLEGHI
LICENZIATI !
Roma, 17 maggio 2012
LE SEGRETERIE NAZIONALI
DIRCREDITO – FABI – FIBA-CISL – FISAC/CGIL – SINFUB –
UGL - UILCA


